Songino, soncino, valeriana, valerianella, gallinella, lattughella, dolcinella, grassagallina… altolà! Di nomi ce ne sono veramente tanti, ma stiamo parlando sempre dello stesso prodotto: la morbida e croccante insalatina invernale dalle foglie verde smeraldo.

Oggi scopriamo come conservare la valeriana al meglio, così da non intaccarne le proprietà organolettiche.

Cosa fare appena acquistato o raccolto dall’orto?

Il songino, come tutte le insalate, deve essere innanzitutto pulito con cura, per eliminare tutti i residui di terra, sabbia o eventuali insetti, ed evitare un deperimento troppo veloce.

Come altri ortaggi della famiglia delle Cicorie, la valeriana è infatti piuttosto delicata e resiste solo qualche giorno in frigorifero, a meno che non sia acquistata già lavata. Questo genere di confezioni, industriali, crea infatti un’atmosfera, all’interno del sacchetto, che preserva maggiormente il prodotto.

Per una conservazione perfetta prova DuraDiPiù: lo puoi acquistare anche online!

Come pulire e conservare la valeriana

I passaggi sono pochi, ma quando il prodotto è molto fresco (arriva dal tuo orto o direttamente dal contadino) potrebbe richiedere un po’ di tempo.

  1. Elimina le radici e tutte le foglie marce o leggermente ingiallite.
  2. Metti in ammollo e sciacqua, fino a che l’acqua non risulterà totalmente pulita (potrebbero volerci anche 4-5 risciacqui).
  3. Asciuga la tua insalata con un panno pulito in cotone.
  4. Conserva in frigorifero, usando un sacchetto DuraDiPiù.

Perché questo e non altri sacchi frigo? Semplice: DuraDiPiù è stato progettato per conservare ancora più a lungo la verdura, rallentando la formazione di umidità all’interno.

Purtroppo oltre al frigorifero e al brevissimo termine, non esistono altri modi per conservare il songino: è infatti altamente sconsigliato congelarlo o essiccarlo.

Come utilizzare il songino in cucina

Come anticipato, il songino non si presta all’essiccazione: in aggiunta a ciò è anche poco resistente alla cottura. Tuttavia può essere saltato velocemente, per preparare creme (da abbinare al pesce) oppure per essere aggiunto a vellutate.

L’utilizzo principale sono le insalate invernali: il suo sapore, più delicato rispetto alla lattuga, si presta bene all’abbinamento con ingredienti dal gusto più spiccato, come pere, melagrana o arancia.

Condividi:
Valeria Garbo
Scritto da Valeria Garbo
Social Media & Content Manager. Appassionata di musica, viaggi e buona cucina!